Mercoledì 24 aprile si è svolta la Mostra-Convegno che ha visto la partecipazione di 20 classi coinvolte delle scuole superiori di Sassari e di don Luigi Ciotti (fondatore di Libera). All’interno uno stralcio del discorso di don L. Ciotti. Nella pagina della Caritas di Sassari di Youtube puoi rivedere
lo svolgimento della mattinata.
Don Luigi Ciotti nel suo intervento ha posto l’accento sul alcune parole chiave, parlando di Speranza dice che non dev’essere un’attesa fatalistica bensì deve avere il volto dell’impegno, del camminare insieme. Speranza, proseguo don Ciotti, è una parola latina (Spes) che deriva da piede, quel piede che serve per fare il passo giusto. E il percorso intrapreso deve includere la vera Profezia del nostro tempo: abitare il nostro presente.
Da qui si parte per riconoscere il bene che c’è intorno a noi che dobbiamo educarci ad accogliere le cose belle che ci circondano. E altresì giusto conoscere le criticità che ci circondano, per poter valorizzare il bene presente nei nostri percorsi: "conoscere per diventare persone più responsabili e amare di più".
Don L. Ciotti ha proseguito evidenziando la voglia di non essere spettatori. Essere attori per cambiare, perché il male esiste e va affrontato. Non bisogna aver paura di chiamare il male col nome giusto. Al contempo non bisogna esser ciechi: "molte cose che oggi ci sembrano impossibili, domani possono essere possibili". Spetta a noi rimetterci sempre in gioco, il cambiamento dobbiamo viverlo in noi stessi.
Un richiamo alla cittadinanza viene fatto per "non essere cittadini a intermittenza"; non bisogna commuoversi, bisogna muoversi di più, tutti. Essere cittadini significa che ogni ingiustizia ci appartiene.
Sulla democrazia don Luigi ha detto che essa verte su tre cardini: Dignità umana, giustizia e responsabilità. La democrazia ha bisogno di tutti, rimanendo assieme e non accanto. Democrazia e partecipazione creano cittadinanza e corresponsabilità: il cittadino è corresponsabile del Bene Comune. La responsabilità è data dalla politica, lo stato e da noi stessi; in essa trova senso l‘esistenza di ognuno di noi.
Solo perseguendo questo percorso possiamo sconfiggere chi sceglie egoismi e illegalità.
Parlando della sua presenza a Sassari ha detto ai ragazzi presenti "la mia presenza qui è un atto di affetto e di amicizia verso di voi, la vostra Chiesa e, adesso, la vostra città. È l’unico motivo per cui sono qui".
La Caritas di Sassari insieme al Centro Servizi Sardegna Solidale, alla Consulta del Volontariato Sassarese, all’ Ufficio per la Pastorale Giovanile e al Progetto Policoro, si impegna nel territorio per promuovere e sostenere percorsi educativi rivolti alle giovani generazioni capaci di rispondere alle
domande di vita presenti nella comunità
1. Far crescere la sensibilità riguardo i temi della Giustizia e della Cittadinanza con la
consapevolezza di come questi siano aspetti da vivere quotidianamente e su cui sperimentarsi.
2. Favorire la scoperta di sé nell’incontro con l’altro.
3. Promuovere il volontariato, inteso come stile di vita e come scuola di responsabilità nel
garantire il valore della dignità di ogni uomo.
4. Favorire l’incontro con persone, luoghi ed esperienze che provochino domande di senso sulla
propria vita e portino ad aprirsi ai bisogni del territorio.
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