Dopo il grande impegno nella distribuzione di quanto necessario per la sopravvivenza per tutti coloro che non hanno ricevuto i sussidi comunali e regionali in questo tempo di emergenza sanitaria, u00e8 tempo di farsi prossimi con lu2019ascolto e lu2019attenzione alle persone e alle storie che il coronavirus ha travolto.
Eu2019 tempo di orientare tutte le risorse verso le persone, soggetto centrale di ogni azione caritatevole, superando la logica del dare ma riaffermando la logica della cultura del dono che u00e8 soprattutto stare a fianco allu2019altro. u00c8 tempo di riattivare profonde relazioni capaci di rendere protagonisti della propria dignitu00e0 chi vive nel disagio, di ricucire quegli strappi sociali che stanno causando sofferenze allu2019interno della comunitu00e0 che deve dare vigore a tutte le proprie energie per includere e promuovere ogni suo componente, restituendo a ciascuno il diritto ad essere uguale tra uguali, in una convivialitu00e0 delle differenze e delle diversitu00e0 nella solidarietu00e0. u00c8 tempo di ascoltare e accompagnare in un cammino di rinnovamento personale, culturale, sociale, religioso, umano, uomini e donne, famiglie e comunitu00e0 che hanno perso la prospettiva del futuro.
In questo tempo, in cui le tante presenze ferite stanno richiamando tutti e ciascuno ad una responsabilitu00e0 capace di scegliere per il bene comune, la Caritas diocesana sta attivando tutte le forme di prossimitu00e0 possibili per il sostegno fraterno di chi vive nel bisogno, comprendendo, amando e comunicando le vecchie e nuove povertu00e0 per animare alla compartecipazione, alla convivialitu00e0, alla cura dellu2019altro, attraverso il discernimento che fa vedere i bisogni quotidiani e provoca scelte consone a questi stessi bisogni.