La settimana Santa è il cuore della celebrazione dei Misteri della Fede. È il centro dell’anno liturgico, la sorgente di ogni preghiera della Chiesa. In essa riviviamo i misteri della passione, morte e risurrezione di Gesù. Siamo invitati a vivere questa settimana, che per il secondo anno consecutivo celebriamo in un contesto di pandemia, privati perciò dallo stile assembleare libero e consueto, avendo però viva nella mente e nel cuore la Parola di Gesù “Amatevi gli uni gli altri”. Guardiamo con attenzione i volti delle persone; cerchiamo di promuovere la riconciliazione e la pace; non tiriamoci indietro davanti a chi è nel bisogno; spendiamo un po’ di tempo con le persone che desiderano la nostra compagnia; preghiamo gli uni per gli altri. Come ci viene ricordato dal nostro Arcivescovo il tempo che viviamo è un tempo di grazia nel quale siamo invitati a “fissare il nostro sguardo su Colui che è l’amore ed è capace di rigenerarci continuamente perché ci ha dimostrato e ci dimostra che nulla potrà mai separarci dal Suo Amore” (Messaggio per la Quaresima 2021, Con lo sguardo sul volto di Cristo, p. 20). Dobbiamo imparare a lasciarci amare. La fede matura non è quella di chi dice semplicemente “credo” ma quella di colui che, credendo, invoca misericordia, si mette nelle mani del Signore, confessa la propria fragilità: si lascia amare. E questa è una fede che domanda molta conversione. La Settimana Santa vissuta ancora nel tempo della Pandemia ci sollecita ad ancorare sempre di più il nostro cuore alla speranza della vita nuova contemplando nei misteri della passione, morte e risurezione di Cristo, il mistero stesso della nostra vita.
È con questo spirito che l’Arcivescovo Mons. Gian Franco Saba, facendo riferimento a quanto contenuto nella Nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 17 febbraio 2021 (Prot. N. 96/21); al Protocollo stipulato dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana con il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell’Interno del 7 maggio 2020 e da lui applicato per la nostra Diocesi con il Decreto Arcivescovile del 18 maggio 2020; agli Orientamenti offerti dalla CEI per la celebrazione della Settimana Santa del 24 febbraio 2021, raccomanda ai reverendi parroci, ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi di attenersi scrupolosamente alle norme e disposizioni in vigore applicando le indicazioni che seguono, per fronteggiare l’emergenza
epidemiologica da COVID 19, ricordando che ogni violazione soggiace alle relative sanzioni. Tali norme, per quanto restrittive, sono motivate dall’esigenza di salvaguardare il bene della collettività al fine di arginare con tutti i mezzi possibili il diffondersi del contagio e pertanto vanno assolutamente osservate.
Domenica delle Palme
Per evitare assembramenti i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; i parroci, seguendo scrupolosamente le norme riguardanti l’igienizzazione e, se lo ritengono più pratico nel facilitare la celebrazione, facciano disporre dai collaboratori sui banchi, nei posti indicati per i fedeli, i rami di palma o di ulivo. In nessun modo ci sia consegna o scambio di rami da mano a mano. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.
Giovedì Santo – Messa Crismale
Ore 9: ingresso clero e laici in Cattedrale
Ore 9.30: Ora Media
Ore 10: Santa Messa Crismale
Diretta Streaming
Giovedì Santo – Messa in Coena Domini
Nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi.
Nella Città di Sassari e nei luoghi in cui è tradizione compiere le Cerche, anche quest’anno tale tradizione venga omessa.
Ore 18.00 in Cattedrale: partecipazione rappresentanza servizi-socio assistenziali presenti in Diocesi
Venerdì Santo – Passione del Signore
La celebrazione della Passione del Signore si svolge secondo i riti previsti da Messale Romano aggiungendo, nella preghiera universale un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”.
L’adorazione della Santa Croce si compirà utilizzando la
Seconda forma (crf. MR 2019, pag. 157 N° 18); il Celebrante si reca davanti alla Croce per compiere l’atto di adorazione. I fedeli, stando al proprio posto, si uniranno chinando il capo.
Veglia Pasquale nelle Notte Santa
La Veglia pasquale in tutte le Parrocchie cittadine ed extraurbane inizi in un orario che permetta la conclusione entro il coprifuoco e venga celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
Indicazioni celebrazioni Settimana Santa, a cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano