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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo domenica 9 agosto

Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

COME I DISCEPOLI, TRA LE TEMPESTE DELLA VITA, SORRETTI DALLA FEDE

In questa Domenica incontriamo Gesù che, dopo aver saziato la folla, ordina ai discepoli di prendere la barca e di attenderlo all’altra riva, mentre lui, si ritira in solitudine, sulla montagna, a pregare il Padre. A conclusione della preghiera, Gesù, camminando sulle acque, raggiunge i discepoli che si trovano in barca, in un mare in tempesta. I discepoli temono e credono di trovarsi dinanzi ad un fantasma, e Pietro dice a Gesù: “Signore, se sei tu, comanda che io venga sulle acque”, e Gesù gli concede l’opportunità, ma Pietro preso dalla paura gridò: “Signore, salvami”! Il brano conclude con un atto di fede dei discepoli che riconoscono il Signore, il Figlio di Dio. Siamo invitati a cercare e trovare momenti di solitudine e preghiera, e ricevere la fede necessaria e il coraggio per affrontare le situazioni difficili della vita. I discepoli sulla barca sono l’immagine più bella della Chiesa, che vive nel mare della storia, e affronta le tempeste della vita, riconoscendo la presenza di Gesù che ci conferma nella fede. In ogni tempo la Chiesa vive le tempeste della vita e riconosce il Signore, lo accoglie e lo annunzia. Anche noi viviamo la fragilità della nostra fede, e sappiamo che solo Gesù è capace di riportare la calma, quando il mare è in tempesta. Desideriamo camminare sulle acque, con Gesù, camminare sulle fatiche, sofferenze, povertà e solitudini dell’uomo. Camminare sulle acque non significa metterci sullo stesso livello di Gesù, ma avere la consapevolezza che solo nella misura in cui riconosciamo il nostro limite, le nostre paure e povertà, e diveniamo capaci di gridare “Signore salvami”, solo in questa condizione potremo camminare sulle acque della vita. Nel mondo gli uomini vivono sofferenze, povertà, sfruttamento, che si presentano come vere e proprie tempeste, comprese quelle di chi è messo alla prova a causa della propria fede. Chiediamo la grazia di riconoscere la nostra fragilità e di chiedere aiuto al Signore, per affrontare le situazioni difficili della vita, con la luce e la forza della fede. Rivolgiamoci al Signore e preghiamolo con la preghiera della liturgia di questa Domenica:”Onnipotente Signore, che domini tutto il creato, rafforza la nostra fede e fa’ che ti riconosciamo presente in ogni avvenimento della vita e della storia, per affrontare serenamente ogni prova e camminare con Cristo verso la tua pace”.

Fr. Giuseppe Piga

 

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