Amarsi fino in fondo e fino alla fine – “TendiAmoCip”, ecco il circo in Parrocchia
L’Ufficio Animazione della Caritas Diocesana di Sassari comunica che le iscrizioni all’esperienza del Circo in Parrocchia – “TENdiamoCiP” sono ufficialmente chiuse per il raggiungimento del termine massimo del numero di iscritti. Nelle prossime settimane verrà pubblicato il programma e l’elenco del materiale utile ai fini dell’esperienza.
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Articolo Libertà n. 32
Anche questa estate gli animatori della Caritas turritana hanno aperto il tendone colorato del Circo in parrocchia, alla decima edizione, e han-no fatto sperimentare a una ventina
di giovani, tra cui molti adolescenti,un cammino di crescita umana e spirituale in un’esperienza ormai consolidata che riesce a coniugare armoniosamente la vita comunitaria, le arti circensi, la Parola di Dio e il servizio in realtà particolari del territorio diocesano. Quest’anno, il servizio ha fatto da perno attorno al quale è ruotata l’intera settimana di
attività. I ragazzi, dopo le catechesi narrative incentrate sul Vangelo di Giovanni (13,1-17), in particolare sul passo della «Lavanda dei piedi»,hanno potuto meditare, giorno dopo giorno, sul significato profondo di quel gesto così forte, quel «tender-si» e «inchinarsi» verso i fratelli, un gesto che colloca i suoi discepoli, e noi, oggi, in una dimensione di vitato talmente nuova, quella donata per l’altro, in un amarsi gli uni gli altri sempre, comunque e con chiunque,fino in fondo e fino alla fine. Nella casa di Santa Luisa a Sassari, i ragazzi, attraverso la figura del clown e con il ricorso alle arti circensi, han-no potuto scoprire la vera bellezza, interiore ed esteriore, di ciascuno di loro, superando paure, riconoscendo i propri limiti, mettendosi in gioco,riscoprendo lo stupore, il coraggio e la meraviglia dello stare insieme e del mettersi al servizio. Lo hanno fatto compiendo un viaggio insolito e straordinario che, come potrebbe esser logico pensare, non porta l’uomo a diventare un clown ma, al contrario, porta il clown, quella par-te felice, presente in ognuno di noi, a diventare pienamente uomo. Accompagnati dagli animatori e alla presenza di responsabili ed educatori, i «nasi rossi» hanno anche vissuto per tre mattinate un’esperienza concreta di servizio in alcune realtà del nostro territorio, lavorando e condividendo testimonianze con un gruppo di ragazzi immigrati, nel «Centro di accoglienza per detenuti don Graziano Muntoni», a San Giorgio, e nel centro diurno dedicato a persone con disabilità della «Comunità Papa Giovanni XIII», a Sorso. Il viaggio esperienziale si è concluso nella se-rata di sabato 7 Settembre, nel teatro parrocchiale dei salesiani di Nostra Signora del Latte Dolce, con lo spettacolo circense finale The Greatest Show costruito, preparato e messo in scena dai ragazzi e rivolto alla comunità, ai parenti e agli amici, accorsi numerosi per l’evento: uno show testimonianza che ha riscosso un buon successo. La novità di quest’anno è stata la partecipazione, tra gli altri, di un gruppo di animatori e volontari della Caritas diocesana di Termoli-Larino che, dopo aver conosciuto l’esperienza ed essersi formati, han-no deciso di importare questo progetto in casa loro e hanno vissuto a luglio il loro primo «inCiPit». Non solo, anche la Caritas della diocesi di Trieste ha inviato due volontari che hanno partecipato al percorso estivo per conoscere il progetto, e, chissà, magari per riproporlo nel loro con-testo con il proposito di iniziare un cammino condiviso. Così, quelle parole di Gesù ai discepoli, durante l’ultima cena, prendono forma davvero e da sogno si trasformano in realtà: «Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, an-che voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica». (Gv13,14-17)
Don Piero Paulesu
Accompagnatore spirituale Cip 2019