Esperienza laboratorio vissuta a inizio mese.
Il CipLab, formula laboratoriale, ha caratterizzato la versione invernale del Circo in parrocchia che dal 3 al 6 gennaio scorsi si è svolto nei locali dell’Azione cattolica della parrocchia di San Giuseppe. Il progetto è promosso dalla Caritas diocesana di Sassari per offrire ai giovani un percorso di crescita umana e spirituale attraverso le arti circensi per mezzo di laboratori sulle dinamiche di gruppo, attività legate alla figura del clown, momenti di spiritualità e servizio, che quest’anno ha avuto come tema di riferimento il mondo della chimica, delle azioni e delle reazioni che, come tra le persone, avvengono nell’incontro tra elementi differenti. L’esperienza ha coinvolto 13 giovani di età compresa tra i 15 e i 28 anni provenienti da diverse parrocchie della diocesi, che hanno riflettuto sul tema delle relazioni partendo dalle figure bibliche dell’adultera e i dei farisei. Due le immagini che hanno accompagnato questa riflessione: quella del sasso, che in molte occasioni ciascuno stringe tra le mani, pronto a scagliarlo sull’altro o a costruire un muro di chiusura e quella della sabbia, sulla quale, lasciando andare il peso della pietra grazie allo sguardo amorevole e accogliente di Dio, possiamo scrivere nuove relazioni. E proprio la sabbia è diventata per i giovani partecipanti con il naso rosso terreno di nuove esperienze: nel giorno dell’Epifania, infatti, hanno prestato servizio in una struttura di Sassari che accoglie persone detenute nei periodi di permesso. Attraverso attività dinamiche di conoscenza e sintonia ben presto timidezza e perplessità hanno lasciato spazio allo stupore, alla genuinità, alla bellezza di quell’incontro. Ancora una volta il Circo in parrocchia, giunto ormai alla decima annualità, si è confermato per i giovani occasione di espressione crescita, accoglienza e valorizzazione delle originalità, capace di rendere prezioso quel «naso rosso» per chi lo indossa e per chi lo incontra.
L.C.