Interventi di alcune regioni. Palazzo ducale dice basta al gioco d’azzardo.
Quasi 2 italiani su cento sarebbero affetti da una particolare “malattia”: quella del gioco d’azzardo compulsivo o patologico (Gap), sindrome che in termine tecnico è detta “ludopatia”. Si tratterebbe di 790mila giocatori “problematici” che rischiano seriamente di diventare dipendenti, se già non lo sono, dal gioco d’azzardo nelle sue varie forme: lotto, superenalotto, video-poker, slot machine, gratta-e-vinci vari, giochi on-line, video-lottery e altri.Interventi di varia natura sono stati messi in atto in diverse regioni: dal contrasto delle dipendenze da gioco al numero e distanza delle sale gioco rispetto a scuole, chiese e oratori; da percorsi educativi alla formazione specifica sulla natura dei diversi giochi e sulle reali possibilità di vincere. Mentre lo Stato lucra con le tasse sui giochi e poi inserisce la ludopatia tra le malattie cui assicurare i "Livelli essenziali di assistenza".
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