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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Sostenere la lotta contro la povertà in Italia

Il 17 luglio scorso l’Istat ha reso noti i dati più recenti (2012) sulla povertà in Italia.

Fra le persone in stato di povertà si trovano non solo i poveri per così dire "cronici", con pluriennali e radicate "carriere di povertà", ma anche i "poveri emergenti e inattesi": lavoratori precari o espunti improvvisamente dal mercato del lavoro; lavoratori in cassa integrazione o in mobilità; impiegati del ceto medio, commercianti e persino piccoli e medi imprenditori. Persone e famiglie trovatesi improvvisamente a viveri un brutto sogno, divenuto incubo laddove risultano assenti legami familiari, reti di relazione di sostegno, servizi pubblici e del terzo settore in grado di fornire qualche "paracadute" in uno scenario sociale divenuto oramai un vero fronte di guerra.

Caritas Italiana e Acli, nelle prossime settimane, presentaranno al governo una proposta: il "REIS" (Reddito di inclusione sociale), strumento destinato a concorrere alle misure di contrasto alla povertà in un auspicato sistema di welfare più robusto, ma anche più efficace e più efficente.

Leggi l’articolo redatto da Raffaele Callia, Responsabile Studi e Ricerche Caritas Sardegna:

REIS

Approfondimento: un piano in quattro anni per sconfiggere la povertà

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