“La società sarda attraversa un periodo di grave disoccupazione, con risvolti talvolta drammatici. Questo interpella fortemente, per i suoi effetti umani devastanti, anche la Chiesa … La disoccupazione coinvolge soprattutto i giovani, che in questa situazione senza sbocco vengono esposti alla tentazione dello scoraggiamento e del disimpegno”. È il “grido di dolore” che la Chiesa della Sardegna fece risuonare dal Santuario di Bonaria il 1° luglio 2001 nel “Concilio Plenario Sardo”.
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